Chemiotipi –importante si ma facciamo un pò di chiarezza
Da tanti anni – crica 25 – mi occupo di oli esenziali e da sempre ho dovuto fare comprendere l’importanza della parola chemiotipo! Cerco di fare un po’ di chiarezza……
L’importanza del chemiotipo di un olio essenziale è stato specificamente identificato nel 1960 da Robert farmacisti Granger e Jean Passet della Facoltà di Farmacia di Montpellier.
In uno studio delle qualità particolari di oli essenziali estratti dalla stessa specie di timo (Thymus vulgaris), hanno scoperto differenze significative nel profilo chimico di diversi campioni estratte da vari tipi di Timo. Il concetto di chemiotipo ha progressivamente guadagnato terreno nella classificazione degli oli essenziali, diventando sempre più importante nel discernere le proprietà dell’olio e definendo le sue applicazioni.
Partiamo da un fatto importante, un oli essenziale è composto da innumerevoli costituenti – principi attivi e piante di uno stesso genotipo possono differire per percentuale dei suoi costituenti primari.
Come specificato da Robert Tisserand autore dell’Essential Oil Saftey – alcune specie di piante hanno la capacità genetica di generare differenti costituenti chimici dovuti dall’ambiente in cui si trova (ambiente, terreno, clima ecc.). Questi diversi tipi di sostanze chimiche di uno stesso genere sono chiamati “chemiotipi” [ct].
Conoscere la chemiotipo dell’olio essenziale – e quindi il principio attivo dominante – è importante, poichè in base al cemiotipo dominante (principio attivo) l’olio esenzial ha diverse proprietà eindicazioni terapeutiche.
Ad esempio Rosmarinus officinalis è una specie vegetale in grado di fornire diverse proprietà terapeutiche – chemiotipi – in funzione delle condizioni di crescita e a secondo del paese (luogo geografico) in cui cresce. Conosciamo i diversi tipi di Rosmarino conoscendone i chemiotipi [abbreviato ct] e come diversificano l’effetto terapeutico dell’olio::
- Rosmarinus officinalis ct canfora– ad alto contenuto di chetoni, una buona scelta per dolori muscolari e dolori. Proprietà diuretiche, fornisce sollievo reumatismi, è uno stimolante circolatorio, anti-spasmodiche, e rompe muco nei polmoni. Ideale per aggiungere alle miscele di massaggio.
- Rosmarinus officinalis ct 1,8-cineolo – ad alto contenuto di ossidi, che rende il trasferimento per problemi respiratori a causa della sua capacità di ridurre mucose. Antimicotico, antibatterico, antivirale e; aumenta il flusso sanguigno cerebrale; antispasmodico; e diminuisce l’infiammazione.
Un altro vantaggio di questo chemiotipo è che funziona bene come potenziatore la penetrazione cutanea. .Questo chemotipo è il migliore di tutti e tre per problemi respiratori. Risulta anche utile aggiunto allo shampoo e massaggiare il cuoio capelluto sia per ridare vitalità e aumentare il flusso di sangue al cervello. - Rosmarinus officinalis ct verbenone– alto in chetoni e monoterpeni. Verbenone è un eccellente rigeneratore cellulare per la pelle, è antispasmodico, ed è bravo a combattere problemi respiratori contemporaneamente. La scelta migliore per la pelle.
Quando una ditta estrae un olio che ha la stessa denominazione esempio Rosmarinus officinalis ma da aree diverse (paesi) naturalmente deve dare una indicazione del chemiotipo. Ma questo accade anche quando la ditta utilizza un solo “tipo” di pianta questo “dovere” non cambia e infatti se è seria nei suoi manuali o sulle confezioni indica l’elenco dei “costituenti” principali.
Imparare quali sono le caratteristiche terapeutiche dei “principi attivi” [costituenti] ci permette di comprendere l’utilizzo primario dell’olio essenziale che stiamo utilizzando. Naturalmente ricordando che vi sono innumerevoli costituenti in un oli essenziale è facile comprendere come un unico olio può avere così tante indicazioni. Un piccolo: aiuto le indicazioni terapeutiche sono legate alla percentuale di presenza di principi attivi.
Venendo allo specifico, per quello che riguarda gli oli essenziali dōTerra sulle schede informative troviamo elencato i principi attivi principali con le percentuali di presenza e quindi sono chemiotipizzati!! Ricordo inoltre che non sono tanti gli oli che hanno “diversi” chemiotipi – Rosmarino, Timo, Maggiorana, Isopo, Eucalipto, Basilico, , Wormwood
dr. Steve J. Chiola-Naturopathic Physician & Clinical Aromatherapy Specialist