Molto è stato scritto sulla nascita del Reiki, su Usui e su come si è diffuso questo metodo. Non voglio ripercorrere la strada “storica” ma desidero fare alcune considerazioni come Shinpinden – ossia Master -dopo tanti anni di pratica e Corsi.
Reiki, partita come una semplice – ma non facile – via di crescita interiore, basti ricordare i precetti del Sensei Usui che delineano una serie di tappe dell’essere interiore in crescita, è spesso purtroppo diventata una via irta di regole, dogmi perdendo quella sua “semplicità”. La crescita può essere
consapevole, allora si “vivranno” una serie di “eventi” particolari e personali che porteranno ad una maturazione del proprio io oppure inizialmente inconsapevole, allora si “subiranno” una serie di eventi che costringeranno il proprio io ad una trasformazione. Eh sì, l’energia lavora che noi ne siamo consapevoli oppure inconsapevoli, questo è uno dei punti “forti” di questo sistema di simboli. Ma spesso i “master” non spiegano questo, anzi legano al loro intervenire la crescita di un altro essere – come se fosse per merito loro – ma non siamo solo dei canali energetici???
Nei corsi di Reiki si insegna a conoscere Chakra, posizioni delle mani, tempi di intervento per singola posizione – certamente strumenti importanti per iniziare da una base comune di conoscenza. Poi si passa a Meditazioni, attività di grounding, fino ad arrivare in alcuni casi a regressioni emozionali guidate anche queste punti fondamentali per iniziare la propria strada di crescita. Ma prima ancora, di tutto questo, è necessario comprendere – quindi prendere con sé – cosa è l’energia.
L’energia, a volte è presentato come un qualche cosa di mistico, misterioso, difficile da comprendere… eppure poi sentiamo frasi come: “….siamo fatti di energia…”, “….l’energia è in tutte le cose…”. Allora, dove è la difficoltà a far comprendere che l’Energia è ciò che muove la nostra vita, la vita di quanto vive intorno a noi e che l’Energia ci pervade in ogni momento della nostra vita. Noi “master” non facciamo nulla di speciale se non cercare di re-insegnare quanto l’uomo moderno ha perso in tutti questi secoli di non contatto con se stesso e quindi con la stessa fonte di vita che alberga in noi.
Reiki è una via semplice – ripeto- per giungere a contattare questa fonte, risvegliando un rapporto consapevole e quindi attivo con l’energia. In fondo, ci avviciniamo sempre di più al nostro centro e quindi impariamo a “sentire”, “percepire” e non solo a ragionare; liberiamo la parte più istintiva e meno razionale e questo ci costringe a porre attenzione alle nostre azioni. Torniamo forse a essere più uomini e meno automi, ritorniamo verso le nostre radici, diventiamo più liberi. E’ proprio la libertà che ci offre il sistema di Reiki che è importante, possiamo contattare il nostro centro vitale e collegarci con l’Energia senza terzi e senza costrizioni…
Queste sono solo alcune considerazioni dopo tanti anni. Ce ne sono tante altre ma un’po’ alla volta.
Che la tua giornata sia piena di energia e serenità.
Stefano – Reiki Shinpiden (detto anche Master)