“La prevenzione è l’insieme di azioni finalizzate ad impedire o ridurre il rischio, ossia la probabilità che si verifichino eventi non desiderati. Gli interventi di prevenzione sono in genere rivolti all’eliminazione o, nel caso non la stessa non sia concretamente attuabile, alla riduzione dei rischi che possono generare dei danni”. Questa è la definizione accademica di prevenzione, da qui nasce una domanda spontanea: ma la prevenzione nel campo della salute avviene realmente nella nostra vita quotidiana?
Le azioni che ogni giorni intraprendiamo quanto influiscono sulla nostra salute e ben-essere? Se guardiamo i risultati dovremmo dire che hanno una grandissima influenza e che quando parliamo di mantenere l’armonia del nostro organismo ci sarebbe molto da dire!!
Nessuno è responsabile delle nostre azioni se non noi stessi e questo è un dato di fatto, ma quando si entra nel campo “salute” sembra che questa regola non valga più anzi spesso si sente “ma cosa ho fatto per arrivare a questo punto”! Forse sarebbe meglio chiedersi cosa non ho fatto per arrivarci?
Il nostro stile di vita – frenetica, dove tutto è più importante e tutto viene prima di me stesso, lavoro, guadagno, altri, – ci ha portato ad uno stadio di non essere più proattivi verso il nostro benessere. Non siamo abituati a ragionare in termini di “la salute è ricchezza” come ci dice Prof. Ignarro, Premio Nobel in un suo libro. Se prendessimo il tempo di fermarci e ragionare attentamente ci accorgeremmo che investire nella prevenzione porta ad un risparmio in termini di denaro a lungo termine. Una malattia spesso significa spese – analisi, specialisti, cure senza tenere conto del tempo che si perde dal lavoro, senza tenere conto dei riflessi in termini di stress e salute che tutta la famiglia subisce quando vi è una persona ammalata in casa.
Se guardiamo le statistiche riguardanti la salute vediamo un incremento in malattie debilitanti ed invalidanti diabete, infarti, ictus, ipercolesterolemia, ipertensione e la lista può continuare ancora per alcune righe. Queste malattie quando non sono mortali portano ad un utilizzo a vita di farmaci, cure ed analisi che hanno un costo, facendo dei calcoli si può vedere che fare una prevenzione proattiva a vita costa meno ma soprattutto migliora la propria qualità di vita e quella dei nostri cari.
Ma cosa si deve fare per attivare una prevenzione proattiva? Bene dal punto di vista di chi scrive poiché’ l’essere umano è costituito di tre livelli – spirito, mente e corpo è necessario agire su tutti e tre i livelli.
Oggi parliamo di quello più facile, dove intervenire efficacemente non rappresenta una difficoltà eccessiva. Il Corpo! Parole chiavi per una prevenzione proattiva – Alimentazione, Nutrizione, Attività Fisica, Disintossicazione.
La settimana prossima esploreremo i primi due punti Alimentazione e Nutrizione che sono, come tutti sappiamo due cose diverse anche se complementari. Oggi l’alimentazione non corrisponde piu’ a nutrizione poiché’ e’ universalmente riconosciuto che gli alimenti non ci offrono la quantita’ e a volte la qualità nutrizionale necessaria. Andremo anche ad analizzare un po’ i costi di un’azione di prevenzione proattiva in questa area e ci saranno delle sorprese positive in un momento di stress economico come questo.
Il Naturopata Amico